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Arriva dal 18 al 22 aprile RETREAT: l’installazione di Jacopo Di Cerca per la 17° edizione di Art Dubai

Quaranta monitor realizzati con materiali sostenibili in un sapiente intreccio di dati scientifici per raccontare il drammatico scioglimento dei ghiacciai attraverso arte, digitale e tecnologia: è questa RETREAT, l’installazione che, dal 18 al 22 aprile, accoglierà i visitatori della 17° edizione di Art Dubai. A firmarla è l’italiano Jacopo Di Cera, artista digitale che, in occasione della grande esposizione internazionale di Dubai, ha deciso di trasformare le informazioni scientifiche in un’esperienza visiva capace di accendere un cono di luce sulle fragilità del nostro pianeta. 

L’installazione RETREAT

RETREAT, infatti, parte dalla riflessione sui rigorosi dati sul cambiamento climatico e sulla riduzione dei ghiacciai, per tradurli empaticamente in un linguaggio artistico che rende tangibile l’urgenza della crisi ambientale. I numeri, le misurazioni e i report scientifici vengono narrati attraverso immagini in movimento e sequenze visive “scivolando” da uno all’altro monitor e coinvolgendo il pubblico in un racconto artistico, dove la percezione si intreccia alla consapevolezza.

Al centro dell’installazione, il destino del Ghiacciaio della Brenva, una delle formazioni più imponenti del Monte Bianco, diventa il simbolo di un collasso in atto. Negli ultimi cento anni, il ghiacciaio ha perso oltre 300 metri di spessore, con un’accelerazione drammatica: solo negli ultimi vent’anni si è ritirato di 200 metri, segnando una perdita senza precedenti. 

Questa trasformazione irreversibile è il cuore pulsante di RETREAT, che riproduce visivamente il passaggio dal ghiaccio all’acqua in un ciclo senza fine, sottolineando l’ineluttabilità di questa metamorfosi.

L’installazione si sviluppa attraverso una composizione verticale, in cui i monitor si susseguono come una cascata di immagini in movimento, creando un loop continuo che guida lo spettatore in un viaggio emotivo e sensoriale. La narrazione fluida accompagna il pubblico dalla staticità e monumentalità del ghiaccio fino alla sua dissoluzione in acqua, un processo inarrestabile che si ripete all’infinito, proprio come il fenomeno del riscaldamento globale che continua a rimodellare il paesaggio terrestre. 

Un vero e proprio appello alla responsabilità collettiva

RETREAT non è solo una rappresentazione visiva della crisi climatica, ma un vero e proprio appello alla responsabilità collettiva” spiega l’artista Jacopo DI Cera. “Ogni elemento di RETREAT è concepito come un atto di responsabilità ecologica. I monitor, costruiti con materiali ecosostenibili, incarnano il messaggio stesso dell’opera, ossia la necessità di ripensare il nostro rapporto con la natura e con le risorse che consumiamo. È così che anche la tecnologia stessa viene ridefinita come strumento di consapevolezza e sensibilizzazione con un’opera che dimostra come il digitale possa non solo documentare il cambiamento climatico, ma anche trasformarlo in un’esperienza che tocca emotivamente il pubblico, spingendolo all’azione”. 

L’installazione, sostenuta da CIFRA, è un invito a interrogarsi sul nostro futuro: cosa resta quando la natura si ritira? E, soprattutto, come possiamo agire per preservare ciò che è ancora salvabile? 

RETREAT di Jacopo Di Cera sarà visitabile dal 18 al 22 aprile a Dubai, in occasione dellArt Dubai 2025, presso Madinat Jumeirah.

Redazione

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