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Beata Ignoranza colonna sonora: in concomitanza con il film esce in radio e su Itunes Ore Ore, il singolo degli Audio Magazine che apre la colonna sonora del film “Beata ignoranza” (01 Distribution) di Massimiliano Bruno con l’affiatata coppia Marco Giallini/Alessandro Gassmann, che anticipa l’uscita dell’album Caramba e che nel videoclip vede una sorta di pre-quel del film stesso con alcuni dei protagonisti e la supervisione del regista.

Beata Ignoranza colonna sonora: Ore Ore apre la colonna sonora

Le Ore Ore – scandite da un tic tac sincopato di chitarra e batteria – del percorso d’amore raccontato nella prima traccia dell’album nei suoi up and down, aprono la colonna sonora del film, un pò a introdurre le alterne vicende di Ernesto (Giallini) e Filippo (Gassmann). Montaggio e post produzione di Massimo Alberto Croce.

Set del videoclip (prodotto da Riccardo Santoliquido con la regia di Mario Maellaro e la supervisione artistica di Massimiliano Bruno) è la scuola in cui è stato girato il film, con gli stessi ragazzi protagonisti…alle prese con una sorta di pre-quel di “Beata Ignoranza”, tra amori, sentimenti adolescenziali e lo sfondo della amata/odiata scuola italiana.

Beata Ignoranza colonna sonora: Ore Ore anticipa l’album “Caramba”

Il singolo Ore Ore anticipa l’album d’esordio degli Audio Magazine, Caramba nato nello studio “Meccanica Sonora” di Roma e ultimato a Rio de Janeiro dove gli Audio Magazine hanno registrato e prodotto i brani con la collaborazione del noto compositore carioca, Rogè e la collaborazione di Max De Tomassi.

Oltre a Ore Ore l’album contiene altre sette tracce – tra cui, L’amore non conviene, Un pop di samba (Olè Olè) e Cento Baci – che fondono reggae, samba, pop e rock in una commistione di sonorità e generi che dal 2003 è diventata la cifra distintiva della band, con il comune denominatore di un groove sempre e comunque trascinante.

Gli Audio Magazine
(GLR Production)
Andrea Cardillo – voce e chitarra
Francesco Carusi –voce e tastiera
Kikko Careddu – batteria
Vittorio Longobardi – basso
Enrico Sotgiu – percussioni
Lamine Mbaye – percussioni

Ufficio Stampa HF4