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Dopo la Tate e il British Museum arriva a Roma, dal 17 dicembre al 19 gennaio al Palazzo della Cancelleria Apostlica, Linda Karshan con De Humana Mensura , un percorso che porta nella capitale l’artista statunitense che ha fatto del disegno una pratica di respiro e movimento, una grammatica interiore capace di trasformare il gesto in ritmo e il ritmo in forma, fino a tracciare una relazione profonda tra l’uomo e l’ordine del cosmo.

Lo fa con una mostra speciale in omaggio a Roma, nel cuore dell’Anno Giubilare della Speranza: per la prima volta una selezione di opere provenienti da collezioni italiane e internazionali viene riunita per ripristinare il dialogo profondo che l’artista intrattiene con il Rinascimento, con Leonardo e Michelangelo, con Platone e Alberti, con quell’idea di armonia che attraversa secoli e culture. Un percorso che accompagna il visitatore in un continuo attraversamento: tra carta e spazio, tra gesto e misura, tra pensiero e visione.

La scelta non è casuale. Questo dialogo con il Rinascimento non poteva che snodarsi nel primo palazzo costruito ex novo a Roma in stile rinascimentale , un luogo che sin dal sontuoso cortile realizzato dal Bramante conserva intatto il fascino dell’Umanesimo e che rappresenta uno degli edifici più straordinari dell’Urbe. Il Palazzo della Cancelleria del Vaticano – nell’omonima piazza a due passi da piazza Navona – diventa così non solo contenitore dell’opera, ma partner silenzioso di un racconto che intreccia tempo storico e sensibilità contemporanea. Al piano nobile, nel Salone d’Onore, vive l’imponente affresco che nel 1546 Giorgio Vasari completò in soli cento giorni, assecondando la richiesta impellente del committente. Il progetto del Vasari con affreschi in stile manierista con un’architettura dipinta, esercità un’influenza sui cicli decorativi di Palazzo Vecchio a Firenze.

La mostra De Humana Mensura a cura di Laura Villani

La mostra, curata dall’architetto Laura Villani , si articola nelle sale espositive al piano terreno del Palazzo, dove i disegni di Karshan – opere che traducono lo spazio in segno e il segno in ritmo – costruiscono un percorso scandito dalle parole dell’artista, in dialogo con i grandi maestri del pensiero umanistico. La sua ricerca, nutrita da studi di psicologia e dalla convinzione che l’universo sia ordinato numericamente, è una riflessione sulla misura e sul ruolo dell’essere umano dentro un ordine più grande.

In occasione dell’inaugurazione, eccezionalmente aperta al pubblico, il Palazzo della Cancelleria dischiude la Sala Vasari e il Salone Riario per ospitare una performance unica: un Walked Drawing concepito da Karshan per questo spazio storico. Nel disegno camminato, l’artista trasforma il proprio corpo in strumento per disegnare lo spazio: i passi diventano linee, gli spostamenti tracciati seguono ritmicamente la sua “coreografia interiore”, il respiro guida le direzioni, i cambi di ritmo, gli scarti. Ne nasce un disegno nello spazio, un gesto che risuona sul pavimento della Sala Vasari creando una misura sonora, un ponte tra la storia dell’edificio e la presenza viva dell’artista.

Il pubblico sarà invitato a condividere questa esperienza di “porre l’uomo come misura dello spazio”, in sintonia con il significato del Giubileo della Speranza: non l’uomo come misura di tutte le cose, ma l’uomo in ascolto del cosmo. Un’esperienza rara, che restituisce all’arte la sua dimensione rituale e alla città un’occasione preziosa per conoscere da vicino l’artista in uno dei palazzi più affascinanti della Capitale.

L’inaugurazione il 17 dicembre

A presentare la mostra in occasione dell’inaugurazione il 17 dicembre alle ore 17.30, interverranno, tra gli altri, SE Marco Salvi Vescovo di Civita Castellana  che parlerà del Rinascimento tra prospettiva di Piero della Francesca e la geometria euclidea di Leonardo, Laura Villani,  curatrice della mostra, che farà un’introduzione sulle affinità elettiva tra l’artista e il palazzo della Cancelleria, e seguire Giulia Martina Weston che narrerà L’umanesimo di Linda Karshan. Seguirà un’intervista di Laura Villani alla stessa Linda Karshan per descrivere il metodo performativo per la creazione delle sue opere, dove ogni segno è associato al respiro, al movimento e al modo musicale di contare gli incrementi di tempo basato sulla teoria platonica secondo cui l’universo è ordinato numericamente. Sarà la stessa artista, infine, a chiudere la serata introduzione alla performance ed esecuzione della stessa nella Sala del Vasari.

Chi è Linda Karshan

Linda Karshan. (Statunitense, nata nel 1947 a Minneapolis, Minnesota, vive e lavora a Londra ea New York). Guidata da quella che lei stessa definisce la sua “coreografia interiore”, Linda Karshan realizza disegni essenziali e apparentemente astratti che fungono da riflessi diretti del processo creativo.

Sebbene abbia iniziato la sua carriera producendo composizioni espressive, nel 1994 ha sviluppato un metodo performativo per la creazione delle sue opere, in cui ogni segno è associato al suo respiro ritmico e regolato, alla rotazione antioraria della carta, al movimento di tutto il suo corpo e al modo musicale in cui conta gli incrementi di tempo. Basato sui suoi studi di psicologia e sulla teoria platonica secondo cui l’universo è ordinato numericamente, il metodo di Karshan si traduce in immagini iterative di linee che si intersecano, griglie che formano forme e motivi geometrici che si ripetono sulla pagina. Karshan ha studiato allo Skidmore College di Saratoga Springs, New York (1965-67); alla Sorbona di Parigi (1967-68); e alla Slade School of Art dell’University College di Londra (1969).

Nel 1983 ha conseguito un Master in Psicologia Umanistica presso l’Antioch Centre for British Studies di Londra. La sua tesi di laurea, intitolata Play, Creativity and the Birth of the Self, si occupa delle teorie sullo spazio di transizione e la creatività, centrali nella pratica artistica di Karshan. Le mostre personali di Karshan includono quelle al Museum Pfalzgalerie Kaiserslautern, Germania (2013); Kettle’s Yard, Cambridge, Regno Unito (2003); Museo di Sir John Soane, Londra, Regno Unito (2002); e Institut Valencia d’Art Modern, Valencia, Spagna (2002).

Le opere

Le sue opere sono state esposte in mostre collettive presso la Courtauld Gallery, Londra, Regno Unito (2014, 2012), Kettle’s Yard, Cambridge, Regno Unito (2013, 2010), Kupferstichkabinett, Berlino, Germania (2013), British Museum, Londra, Regno Unito (2010), Graphische Sammlung, Monaco di Baviera, Germania (2009) e Folkwang Museum, Essen, Germania (2008), tra le altre.

Espone regolarmente con diverse gallerie in Europa e con ART 3 a Brooklyn, New York. I disegni, le stampe ei libri d’artista di Karshan sono conservati in collezioni pubbliche e private, tra cui nel Regno Unito: la British Library, il British Museum, il Courtauld Institute of Art, il Sir John Soane’s Museum, la Tate Modern, l’Arts Council Collection (tutti a Londra), l’Ashmolean Museum di Oxford, il Kettle’s Yard di Cambridge, il Middlesbrough Musuem of Modern Art (MIMA) di Middlesbrough, Inghilterra; negli Stati Uniti: i Fine Arts Museums di San Francisco; il Fogg Museum dell’Università di Harvard a Cambridge, MA; il Walker Art Center di Minneapolis, MN; la Morgan Library di New York, NY; e una serie di tredici stampe è stata recentemente acquisita dal Metropolitan Museum of Art.

Info Mostra

TitoloDe Humana Mensura
ArtistaLinda KarshanCuratrice: Laura Villani 
Sede : Palazzo della Cancelleria, P.za della Cancelleria, 1, 00186 Roma RM 
Data : 17 dicembre – 19 gennaio

Tutti i giorni compresi i festivi dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 Ingresso Libero 

Sale aperte per l’inaugurazione : Sala Vasari e Salone Riario (apertura straordinaria) 

Sezioni della mostra: opere su carta provenienti da collezioni italiane e internazionali; percorso narrativo con citazioni di Leonardo, Michelangelo, Platone, Alberti; performance inaugurale Walked Drawing